Quando mi fù diagnosticata la fascite plantare dal mio medico, non ero particolarmente preoccupata. Mi rassicurò sul fatto che il trattamento per la guarigione era abbastanza semplice e non particolarmente costoso…
Sono un atleta, corro e sollecito molto il piede quindi era un disturbo che prima o poi avrei dovuto aspettarmi.
Volevo tornare in pista il più velocemente possibile perchè il riposo forzato non fà proprio per me e avvertii il mio dottore del fatto che qualsiasi terapia avrebbe dovuto essere veloce ed efficace in poco tempo.
Così mi prescrisse delle punture a base di cortisone, medicine antiinfiammatorie nel caso di dolore acuto e sedute di terapia fisica da un noto ortopedico della zona…
Devo dire che inizialmente, per le prime settimane, ho provato un po di sollievo perchè effettivamente il cortisone aveva sfiammato la parte del piede colpita, ma come smettevo le punture il dolore puntualmente tornava.
Allora ho iniziato ad essere dipendente dai FANS cioè i ben noti farmaci anti infiammatori che si usano per alleviare il dolore. Anche in questo caso, come prendevo il medicinale provavo sollievo, ma quando l’azione dell’antidolorifico finiva, il dolore era quasi più forte di prima ed ero costretto a prenderne un altro.
Un anno dopo, dopo essermi distrutto lo stomaco per via degli anti-infiammatori che ingurgitavo anche 3 volte al giorno per sopportare il dolore, dopo mesi di terapia fisica e costosi ortopedici privati, stavo cominciando a preoccuparmi seriamente.
La mia fascite plantare era per lo più sotto controllo se il piede non veniva sforzato eccessivamente. Ma non appena facevo qualcosa che richiedeva un po di movimento extra o una maggiore sollecitazione, la fascite plantare tornava più cattiva che mai e il mio piede si irrigidiva.
Tutte le cose che avevo fatto fino a quel momento come una corsa, un salto o anche una lunga camminata, mi mettevano ko per via del fortissimo dolore.
Mi preoccupavo che il mio piede non avrebbe mai più ‘’funzionato’’ a dovere più e il pensiero della chirurgia si faceva sempre più concreto e vicino e aleggiava sopra la mia testa come un fantasma…
Non avrei mai e poi mai voluto arrivare a tanto, ma sembrava una decisione inevitabile se avessi voluto ricominciare a camminare per bene e soprattutto a correre di nuovo.
Finché un giorno una mia cara amica mi disse che anni prima anche lei aveva sofferto di fascite plantare e che aveva trovato sollievo grazie ad alcuni rimedi veloci e casalinghi che possono essere alla portata di tutti e che l’hanno fatta guarire dalla fascite in poco, pochissimo tempo.
Fascite plantare: 6 rimedi veloci che puoi provare da subito
Fondamentalmente, tutto ciò che riscalda e/o allenta la tensione muscolare può aiutare. Non è necessario comprare attrezzi costosi per poter fare esercizio fisico, basterà anche una semplice pallina da tennis o un sacchetto pieno di riso.
Ecco 6 rimedi veloci per guarire dalla fascite plantare senza farmaci, punture e chirurgia.
1. Tendi bene i piedi
Inginocchiati a terra e poggia le dita dei piedi sul pavimento in modo che siano piegate verso l’interno. Ora tendi bene il piede facendo forza sulle dita in modo che la pianta sia ben tesa.
Resta in questa posizione per 10 secondi cercando di tendere il più possibile e poi riposa il piede.
Ripeti per 10 volte.
2. Utilizza una palla da tennis
La pallina da tennis è un ottimo modo per sciogliere le contratture e ‘’liberare’’ il muscolo dalla rigidità tipica della fascite.
Siediti a terra, posiziona una palla da tennis sotto il tallone e falla rotolare per tutta la pianta del piede. Se ti fa male, hai colpito il punto esatto da cui parte il dolore perciò mantieni quella posizione per tutto il tempo che riesci a sopportarlo.
3. Alterna caldo e freddo
Il calore e l’umidità rilassano i muscoli perciò l’acqua calda è un toccasana per la fascite plantare, ma l’alternanza freddo/caldo è ciò che aiuta la guarigione del tessuto infiammato. Immergi il piede in acqua calda per 3 minuti e poi subito in acqua fredda per altri 3 minuti.
Ripeti questo almeno per 5 volte.
4. Il sacchetto di riso
Un rimedio molto utile ed economico è quello del sacchetto di riso. Basterà inserire un po di riso in un sacchetto di cotone o lino e poi chiuderlo in modo che il riso non esca.
Non bisogna farlo troppo pieno perchè il sacchetto non dovrà restare rigido, ma dovrà assumere la forma del piede.
Per utilizzarla, basterà riscalda il sacchetto nel forno a microonde. Metti alla massima potenza il forno a microonde per due minuti. Se non dovessero essere necessari aumenta di un altro minuto
Il sacchetto di riso di basa anch’essa sul principio del calore umido. Mentre il riso si riscalda, rilascia l’umidità che, a contatto col piede crea sollievo ed accellera la guarigione. Inoltre il riso conserva il calore per un bel po’, quindi è possibile portarlo a letto e averlo caldo per gran parte della notte.
5. Stretching
Lo stretching è utile per allungare ed elasticizzare tutti i muscoli e i tessuti del piede. E’ fondamentale per la completa guarigione della fascite e per far si che non si ripresenti più in futuro. Ma lo stretching può essere fatto solo se prima sono state sciolte le contratture della fascia plantare altrimenti si rischia di causare danni seri al muscolo.
Per sciogliere le contratture basterà usare la pallina da tennis come descritto nel punto 2.
6. Yoga Toes
Gli Yoga toes sono dei separatori di dita molto simili a quelli che usano le donne per mettere lo smalto sulle unghie dei piedi.
In pratica, questi Yoga Toes sono progettati per allungare tutti i piccoli muscoli dei piedi che non si allungano e non lavorano adeguatamente quando si è in piedi tutto il giorno.
Mentre sei seduto, prova ad allargare le dita dei piedi. Ti accorgerai che mentre fai questo movimento, tutta la pianta del piede si tenderà da sola.
Ecco, su questo principio si basano gli Yoga Toes.
Inizia indossandoli per 15 minuti ed aumenta gradualmente fino ad arrivare ad un’ora al giorno.